Sono una donna sposata oggi di 36 anni. Vivo in un piccolo paese della campagna toscana e voglio raccontarvi di una mia esperienza erotica diciamo un po’ fuori dal comune. Ho fatto un pompino al prete del mio paese. Si ho fatto sesso orale con quello che era, fino a tre anni fa, il parroco della chiesa del paese in cui vivo.
Il tutto è avvenuto per puro caso ma in modo del tutto naturale e spontaneo. Quello che intendo insomma è che non si è trattato di qualcosa di forzato. All’epoca facevo la segretaria part time in una azienda di pelli della mia zona. Il pomeriggio quindi con molto tempo a disposizione. Ecco che ho preso la decisione di seguire i ragazzi in parrocchia per il catechismo. Una cosa che avevo già fatto in passato e che ero tornata a fare con molto piacere ed interesse.
Lui il parroco giovane ed anche molto carino in carico in parrocchia aveva quel fascino particolare nella voce e nel suo modo di fare che stregava tutti i ragazzi. Una sorta di carisma naturale che non ha lasciato indifferente neanche una giovane moglie un po’ annoiata e con molto tempo a disposizione.
Quel giorno in chiesa in cui ho fatto un pompino al giovane parroco
Non voglio certo passare per il tipo di donna che porta al peccato un uomo e gli fa commettere qualcosa che non vuole. Tanto meno che il mio amante occasionale è stato proprio un prete.
Tutto è successo dopo la lezione ai ragazzi. Con la scusa di dovere preparare la recita di Natale lui mi ha chiesto se potevo rimanere in sagrestia con lui ad organizzare ruoli e dialoghi. Un piacere per me che tra l’altro adoro scrivere e raccontare storie.
All’inizio sembrava quasi imbarazzato . Aveva qualche timore a parlarmi. Ma io sono sempre quella che vedi ed ho cominciato a scherzare sulla sua timidezza che, tra l’altro, si scontrava con il suo carattere di solito aperto e solare. Feci un gesto involontario di mettergli una mano sulla gamba, all’altezza della coscia. Un gesto spontaneo e non studiato.
Lui mi sposto la mano e la portò sul suo cazzo. In più si avvicino con la bocca e mi bacio in maniera appassionata. In quel preciso momento penso di avere perso completamente il controllo. Non era più il prete del mio paese ma un uomo eccitato che mi piaceva ed anche molto.
Scivolai naturalmente sotto il tavolo della sagrestia, gli aprii la cerniera dei pantaloni e mi ritrovai il suo cazzo ad un centimetro dalla mia bocca. Ho iniziato a fargli un pompino , lentamente ma con tutta la passione che avevo in corpo.
Lui rimase immobile ma sicuramente molto contento di quello che stavo facendo. Ad un tratto inoltre prese la mia testa con le sue mani e cominciò ad assecondare il mio movimento avanti ed indietro.
L’ho sbocchinato fino alla fine e mi ha goduto in bocca. Non pensavo a cosa stavo facendo la la cosa mi piaceva da morire e non volevo più finire di tenermi in bocca il cazzo del giovane parroco.
Dopo aver finito ci siamo ricomposti e siamo tornati alle nostre vite. Non abbiamo più parlato dell’accaduto . Lui poi è andato a professare il suo mandato a Roma. Ci sentiamo ancora ma come due vecchi amici. Abbiamo un segreto che condividiamo e che ci porteremo con noi come un bel ricordo.